La mia ditta 3/2024

STUDIO SUL MERCATO DEL

STUDIO SUL MERCATO DEL LAVORO DELLE PMI Il personale è una sfida sempre più impegnativa per le PMI Illustrazione: iStock/Yutthana Gaetgeaw La continua carenza di personale qualificato sta cambiando i rapporti di forza sul mercato del lavoro e le PMI devono reagire sempre più prontamente a queste situazioni se vogliono coprire i posti vacanti. Testo Melanie Ade A dispetto della tendenza decrescente sul mercato occupazionale svizzero, la carenza di forza lavoro rimane di gran lunga la sfida più impegnativa per le PMI. Oltre la metà delle PMI svizzere (51%) – in particolare aziende dei settori dell’edilizia, della sanità e dei servizi sociali – incontra sistematicamente problemi a coprire i posti vacanti, come evidenzia lo studio di AXA sul mercato del lavoro delle PMI, giunto quest’anno già alla terza edizione. Numerose PMI continuano a riscontrare gli effetti della persistente carenza di forza lavoro anche nel comportamento del loro personale. Il 28 per cento delle PMI si trova a gestire più spesso rivendicazioni salariali, il 23 per cento è confrontato con maggiori pretese circa l’orario lavorativo e il 18 per cento incontra resistenze più forti in caso di aumento dei carichi di lavoro. «La carenza di maestranze specializzate modifica i rapporti di forza sul mercato del lavoro. Le collaboratrici e i collaboratori conoscono il proprio valore e rivendicano ulteriori aspettative nei confronti dei futuri datori di lavoro. Le PMI devono avere una reattività sempre maggiore a queste situazioni se vogliono coprire i propri posti vacanti» spiega La La mia mia DITTA DITTA 22 03/2024

STUDIO SUL MERCATO DEL LAVORO DELLE PMI Michael Hermann, direttore dell’istituto di ricerca Sotomo che ha condotto il sondaggio su incarico di AXA. Spirito d’iniziativa nella corsa ai migliori talenti Per affermarsi nella competizione di accaparramento della forza lavoro, le aziende puntano su soluzioni come una maggiore flessibilità per il grado di occupazione e l’orario lavorativo. Circa la metà delle aziende intervistate (48%) ha dichiarato di offrire nel 2024 più posti di lavoro a tempo parziale per riuscire a reclutare un numero sufficiente di collaboratori. Il 47 per cento offre maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro attraverso formule come l’home office o un orario lavorativo basato sulla fiducia. Circa un terzo delle piccole e medie imprese punta anche su benefit aggiuntivi, come ferie o formazione continua, e un quinto (21%) di tutti gli intervistati ha dichiarato di proporre ai nuovi collaboratori stipendi sensibilmente più alti. Il 32 per cento delle aziende ha inoltre indicato di concedere aumenti sostanziali anche al personale già in organico in un’ottica di fidelizzazione. Un ulteriore approccio per acquisire nuovi collaboratori è focalizzarsi su coloro che si affacciano per la prima volta sul mondo del lavoro. La formazione professionale svizzera è riconosciuta in tutto il mondo come un modello di successo e costituisce un tassello centrale del sistema formativo elvetico. In qualità di centri di formazione per le maestranze specializzate di domani, le piccole e medie imprese ricoprono un ruolo chiave. Una situazione vantaggiosa per tutti, almeno sulla carta, le PMI potrebbero così formare personale ben preparato e fidelizzare i giovani. Secondo lo studio sul mercato del lavoro delle PMI, soltanto il 40 per cento delle aziende interpellate offre invece posti di apprendistato. Due terzi (67%) delle imprese che propongono un tirocinio motivano la scelta affermando di formare direttamente in azienda forza lavoro qualificata meglio preparata e di poterla fidelizzare (51%). Il 37 per cento delle aziende intervistate intende così rendere un servizio alla società, mentre circa un quinto (22%) confida di trarne un vantaggio d’immagine. E quasi un’azienda su sette ammette di utilizzare questo canale per ottenere forza lavoro a basso costo. Posti di apprendistato nettamente aumentati nel settore produttivo Tuttavia, il 60 per cento delle PMI interpellate dichiara di non offrire posti di apprendistato. Due terzi di loro adducono come motivi l’assenza di prerequisiti, ad esempio perché all'interno dell'azienda non ci sono abbastanza comparti operativi in cui gli apprendisti possono Grafico 1: misure contro la carenza di forza lavoro «Quali misure avete già adottato per poter reclutare un numero sufficiente di collaboratori a dispetto della carenza di manodopera?» (Sono possibili più risposte) Possibilità di lavoro part-time Flessibilità nel lavoro Ulteriori benefit Salari molto più elevati Reclutamento permanente Ricerca attiva all’estero Nulla di particolare Grafico 3: differenze generazionali nei fattori che determinano la scelta del datore di lavoro Realizzazione personale Possibilità di perfezionamento Opportunità di carriera Modelli di orario di lavoro flessibili Equilibrio tra vita privata e vita professionale Strutture gerarchiche piatte Attività significativa Condotta adeguata Rispetto dell’anzianità «Secondo la vostra esperienza, quali fattori sono più importanti per i dipendenti che hanno oggi 30 anni e più nella scelta del datore di lavoro rispetto a quelli sotto i 30 anni?» Salario Spirito di squadra Apprezzamento 10% 0% 25% 50% Grafico 2: motivi dell’offerta di posti di apprendistato La vostra azienda offre posti di apprendistato? No 60% Sì 40% 17% 16% 21% 33% Quali sono le ragioni per cui la vostra azienda offre dei posti di apprendistato? Personale specializzato meglio preparato Il personale specializzato resta in azienda Servizio alla società Difficoltà a trovare personale specializzato Vantaggio di immagine Consente di conoscere la persona prima dell’assunzione fissa Possibilità di disporre di manodopera a buon mercato 0% 17% 15% 22% 31% 37% 25% 50% «E quali sono i fattori prioritari nella scelta del datore di lavoro per i dipendenti che hanno oggi meno di 30 anni rispetto agli over 30?» 22% 33% 22% 28% 25% 27% 40% 39% 39% 38% 22%20% 31%22% 34%12% 31%7% 50%24% 46%13% 54%15% 51% 48% 47% 67% 60% 40% 20% 0% 20% 40% 60% 03/2024 23 La mia DITTA